Quando penso ad internet è questa l'immagine che immediamente si delinea. Uno spazio sconfinato e misterioso in cui le forme apparentemente più grandi, più facilmente percepibili all'occhio umano, appaiono separate da distanze invalicalibili. In realtà sembra che l'intera materia sia un tutto collegato a più dimensioni.
A diversi livelli non sempre o non ancora percepibili, tutto il "vivente" (uso questo termine per indicare ovviamente anche tutto ciò che l'uomo ha classificato come "non vivente") o il "creato" per chi preferisce, tutto interagisce e "comunica". Ecco, per me internet rappresenta in scala ridotta alla portata umana, una manifestazione di questo inimmaginabile "spettacolo".
Un'immagine letteraria stupenda di questa idea credo si trovi espressa nelle Cosmicomiche di Calvino.
Cito l'incipit del racconto "La distanza dalla luna":
"Una volta, secondo Sir George H. Darwin, la Luna era molto vicina alla Terra. Furono le maree che a poco a poco la spinsero lontano: le maree che lei Luna provoca nelle acque terrestri e in cui la Terra perde lentamente energia."